Finalmente, dopo un inverno lungo e crudele, il sole torna a riscaldare la mia anima.
Ho aspettato questo momento per mesi. Ho guardato fuori dalla finestra, giorno dopo giorno, sperando di vedere il grigio dissolversi, la pioggia placarsi, il vento cessare la sua morsa gelida. Ma nulla. Il freddo ha invaso ogni angolo del mio mondo, si è insinuato nelle mie ossa, ha soffocato ogni scintilla di entusiasmo. Mi ha privato del desiderio di uscire, di muovermi, di sentirmi vivo. Il freddo ha un potere oscuro: ruba la vitalità, porta con sé una sensazione di immobilità, di prigionia. Ogni giorno uguale al precedente, ogni notte troppo lunga e silenziosa. Ma ora, finalmente, posso dire addio a quel gelo opprimente e accogliere la primavera con tutto il cuore.
Io sono fatto per la luce, per il calore, per le giornate che si allungano e che sembrano non finire mai.
C’è chi ama l’inverno, chi si rifugia sotto le coperte e trova conforto nel silenzio della neve. Io no. Io vivo di sole. Ho bisogno di sentire il calore sulla pelle, di vedere il cielo azzurro, di respirare l’aria tiepida del mattino che porta con sé il profumo dei fiori appena sbocciati. Ho bisogno di sentire il canto degli uccelli all’alba, di guardare la natura risvegliarsi dopo mesi di torpore. Quando il sole splende, sento che qualcosa dentro di me cambia. La tristezza si dissolve, i pensieri pesanti si fanno più leggeri, il mio cuore riprende a battere con un ritmo più sereno.
La primavera è rinascita, è speranza, è la promessa che tutto può ricominciare.
Non è solo una stagione. È un simbolo. È il segnale che il peggio è passato, che i giorni bui sono ormai alle spalle. È il momento in cui la vita torna a pulsare con energia nuova, in cui ogni cosa sembra più possibile. I colori esplodono ovunque: il verde brillante dell’erba, il rosa delicato dei ciliegi in fiore, il giallo intenso dei campi di girasoli che iniziano a prendere vita. Ogni fiore che sboccia è una vittoria sul gelo, ogni raggio di sole è una piccola rivincita sulla notte.
Addio freddo, non mi mancherai nemmeno per un istante!
Ti ho sopportato troppo a lungo. Ho contato i giorni che mi separavano da questo momento. Ti sei insinuato nella mia mente, mi hai fatto sentire intrappolato. Ma ora sei solo un’ombra lontana, un ricordo che voglio dimenticare. Mi hai privato della libertà, mi hai tolto la voglia di esplorare, di vivere. E ora io mi riprendo tutto. Mi riprendo le passeggiate nei parchi illuminati dal sole, i pomeriggi trascorsi a osservare il cielo, le serate tiepide sotto le stelle. Mi riprendo la gioia di vivere, senza il peso del tuo gelo addosso.
E adesso? Adesso voglio solo godermi ogni istante di questa primavera che sembra un dono inaspettato.
Voglio sentire il calore del sole sulla pelle, lasciare che ogni raggio mi accarezzi come una promessa di giorni migliori. Voglio camminare senza meta, respirare a pieni polmoni l’aria che sa di erba bagnata e di fiori sbocciati. Voglio riempire le mie giornate di luce, voglio lasciare che il sole mi attraversi e mi rigeneri.
E poi verrà l’estate, e sarà ancora più bello.
L’estate è il culmine di questa energia, il momento in cui la vita esplode in tutta la sua pienezza. Il caldo che avvolge, il mare che chiama, le giornate interminabili che sembrano non voler finire mai. L’estate è libertà, è leggerezza, è la voglia di vivere senza limiti. So che arriverà, e so che la primavera è solo un assaggio di tutto ciò che verrà.
Primavera, ti prego, resta più a lungo possibile.
Non ho ancora finito di goderti. Non voglio più il grigiore, non voglio più il gelo. Voglio luce, voglio calore, voglio sentirmi vivo. Resta con me, fammi compagnia ancora un po’. Fammi dimenticare l’inverno, fammi assaporare ogni istante di questa meravigliosa rinascita.
Non vedo l’ora di partire per qualche posto sperduto, di camminare su sentieri di montagna e respirare la natura pura, incontaminata.
E il mare... oh, il mio mare della Calabria! Il mio cuore appartiene a quelle onde che si infrangono sulla riva, a quell’orizzonte infinito che mi fa sentire libero. Devo tornare a vederlo, devo sentire il sale sulla pelle, il vento che porta con sé il profumo di libertà.
E poi, le passeggiate in bicicletta! Quanto mi sono mancate! Pedalare senza una meta, lasciando che il vento mi accarezzi il viso, assaporando la velocità e il senso di leggerezza.
E infine, la mia Andreea. Lei che mi ha sopportato durante tutto l’inverno, lei che ha visto il mio lato più ibernato, lei che sa che il mio umore dipende dal sole. Sei stata coraggiosa, Andreea! Hai sopportato la mia attesa della primavera con pazienza e amore. Ora finalmente tornerò alla mia versione migliore, quella che ride di più, che ha voglia di vivere, di scoprire, di viaggiare.
Ode al sole, alla primavera, all’estate, alla libertà e ai sogni che rifioriscono!
Benvenuta Primavera