Oggi è il mio compleanno, e come un pellegrino smarrito nella selva oscura, mi trovo a riflettere sui 35 anni che ho vissuto. Da tempo, questo giorno non è più una festa, ma un crudele promemoria del tempo che passa, inesorabile, lasciandomi con un peso sul cuore. L’età in cui avrei dovuto trovare la serenità e la stabilità mi ha portato solo incertezze e disillusioni, come un viaggio attraverso un inferno personale fatto di contratti a termine e precarietà.
Lavoro in un mondo che sembra ridere delle mie aspirazioni. Ogni giorno mi sveglio con il timore di perdere ciò che ho costruito, come un castello di sabbia davanti all’alta marea. La mia vita lavorativa è un perpetuo purgatorio, un gioco d’azzardo in cui le probabilità non sono mai a mio favore. Il governo, con la sua cieca indifferenza, sembra interessarsi solo ai propri interessi, ignorando il grido di chi come me desidera solo un’esistenza dignitosa.
Le nostre vite sono strette nelle maglie di un sistema che ci tiene sotto scacco, e non solo in Italia. L’Unione Europea, con le sue leggi soffocanti, sembra aver dichiarato guerra alla nostra industria, un tempo fiorente, ora ridotta a un’ombra del passato. Ogni nuova direttiva è un colpo inferto alla nostra capacità di crescere, una nuova catena che ci rende sempre più schiavi di un futuro incerto.
E così, oggi, mi sento più stanco che mai, più preoccupato che mai. La pandemia, le guerre, ogni nuova calamità sembra essere un colpo di frusta che ci mantiene in uno stato di continua angoscia e tristezza. La serenità è diventata un lusso che non possiamo permetterci, un miraggio lontano in un deserto di disperazione.
Ma, come un vagabondo che non smette mai di cercare un rifugio, c'è una parte di me che ancora spera. Oggi, mentre soffio sulle candeline, esprimo un desiderio: che il futuro possa portare con sé nuove opportunità e speranze. Che io possa trovare la forza di superare le difficoltà e di riscoprire la gioia di vivere.
Compio 35 anni, e mentre il tempo scorre inesorabile, non posso fare a meno di riflettere su ciò che è stato e su ciò che potrebbe essere. Forse, questo compleanno segnerà l'inizio di una nuova fase, una fase in cui riuscirò a ritrovare la strada verso la felicità e la realizzazione personale. Che i prossimi 35 anni possano essere migliori dei precedenti, e che io possa finalmente sentirmi in pace con me stesso e con il mondo che mi circonda.
Oggi è il mio compleanno. Non è una festa, ma un momento di riflessione, un’occasione per sperare in un futuro migliore. Come Dante che cerca la sua Beatrice, come Bukowski che trova poesia nel degrado, io cerco una via d'uscita da questa selva oscura, una luce che mi guidi verso giorni migliori.
Oggi è il Mio Compleanno: Un Memento di Incertezza e Speranza